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Commenti, Opinioni, Recensioni
Nel menu dell'Osteria del Laghetto i piatti tipici della cucina meneghina. Tutti i giorni a pranzo e cena.
Da novembre a marzo tutti i giovedì sera:
Gran carrello dei Bolliti misti.
Una serata dedicata ad uno dei fiori all'occhiello della cucina meneghina, vieni a provare i bolliti dell'Osteria del Laghetto.
Per i clienti celiaci l'Osteria del Laghetto propone piatti senza glutine.
Regalare una cena all'Osteria del Laghetto.
Un'idea per un omaggio particolare in occasione di speciali ricorrenze.
Lo Chef accompagnerà gli ospiti in un percorso gastronomico attraverso la tipica cucina meneghina, ricca di sapori forti e decisi, per scoprirne il gusto e le tradizioni, o in alternativa potrà essere scelto un menu più leggero a seconda delle esigenze, pensato e preparato sempre con la filosofia dei prodotti a Km zero.
L'abbinamento del vino giusto ad ogni piatto completerà questa esperienza gastronomica per un regalo di sicuro successo.
MENU MENEGHINO
ANTIPASTO
Selezione di salumi nostrani
Assaggio di trippa alla milanese
PIATTO UNICO
Risotto alla milanese con ossobuco
DOLCE
Tiramisù della tradizione
comprensivo di acqua, caffè e una bottiglia di vino per 2 persone da scegliersi tra:
Dolcetto di Dogliani M. Abbona DOCG
Buttafuoco "la Manna" Giorgi DOC, vivace
Morellino di Scansano Mantellassi DOC
<font color="red">Euro 55,00
MENU DEL BUONGUSTAIO
ANTIPASTO
Insalata di faraona al profumo d’arancia con pinoli e uvetta su letto di spinaci
PRIMO
Riso carnaroli “az. Agricola tenuta Margherita” con radicchio trevigiano tardivo e petto d’anatra fumè
SECONDO
Guancetta di manzo a bassa temperatura con purè al rosmarino e porro croccante
DOLCE
Gelato di ns. produzione con ricotta di pecora, miele e noci
comprensivo di acqua, caffè e una bottiglia di vino per 2 persone da scegliersi tra:
Dolcetto di Dogliani M. Abbona DOCG
Buttafuoco "la Manna" Giorgi DOC, vivace
Morellino di Scansano Mantellassi DOC
<font color="red">Euro 55,00
Il ristorante propone una vasta scelta di etichette nazionali e un'accurata selezione di vini locali, seguendo la filosofia dei prodotti a km zero.
Il menu dell'Osteria del Laghetto propone piatti tipici della cucina locale meneghina, classici fiori all'occhiello proposti fra tradizione ed innovazione.
La cucina del ristorante si basa da sempre sulla filosofia del mangiare e bere bene.
Gli ingredienti utilizzati sono rigorosamente freschi, di stagione ed a kilometro zero.
Antipasto
Hummus di ceci con cialda al sesamo e spolverata di paprika affumicata
Primo
Gnocchi alle castagne di nostra produzione con cipollotti, carciofi e curcuma
Dessert
I nostri dolci serviti al carrello
Acqua e caffè
€ 30,00
Solo sabato e domenica
(minimo 2 persone)
Antipasto
Il tagliere del ghiottone
Salame del contadino, bologna di cinghiale tartufata, eccellenze piacentine di Peveri
con abbinamenti di stagione
Primi
Riso carnaroli “Az. agr. tenuta Margherita” alla zucca e liquirizia mantecato
con scamorza affumicata
Tagliatelle di nostra produzione al ragù d’anatra
Secondo
Filetto di maialino a bassa temperatura con crema di finferli alla zafferano e
susine al barbera
Dessert
I nostri dolci serviti al carrello
Acqua e caffè
€ 38,00
A pranzo proponiamo due scelte:
Un menu a prezzo fisso ad Euro 15,00 con piatti curati e gustosi
Una mini carta dei nostri piatti più rappresentativi, per i palati più esigenti.
Tutti i piatti proposti sono composti con ingredienti stagionali.
solo sabato e domenica
(minimo 2 persone)
Il tagliere del ghiottone
Selezione di salumi nostrani, eccellenze di Peveri e nostra carne salada
Riso carnaroli “Az. agricola tenuta Margherita” con fiori di zucchina e timo mantecato allo stracchino
Tagliatelle con ragù d’anatra
Cubi di vitello a bassa temperatura, salsa tonnata, terra di olive taggiasche e nocciole tostate
I nostri dolci serviti al carrello
Acqua e Caffè
€ 38,00
Caponata di melanzane in agrodolce con cialda al sesamo e spolverata di cacao amaro
Spaghetti alla chitarra al grano arso, cime di rapa e burrata al lime
I nostri dolci serviti al carrello
Acqua e caffè
€ 30,00
“Il tagliere del ghiottone”
Selezione di salumi nostrani, eccellenze di Peveri e nostra carne salada
€ 12,00
Culaccia di Peveri con sorbetto al basilico e burratina di bufala campana
€ 12,00
Caponata di melanzane in agrodolce con cialda al sesamo e spolverata di cacao amaro
€ 10,00
Tartare di filetto di manzo battuta al coltello, alla maniera del laghetto
€ 18,00
Polpo a bassa temperatura con pomodorini confit, arancia e spuma “alioli”
€ 16,00
Acciughe del Cantabrico con pan brioche e burro aromatizzato al prezzemolo
€ 12,00
Riso carnaroli “Az. agricola tenuta Margherita” alla milanese con midollo e zafferano
€ 12,00
(minimo due persone)
Riso carnaroli “Az. agricola tenuta Margherita” con fiori di zucchina e timo mantecato allo stracchino
€ 12,00
(minimo due persone)
Mezzi paccheri trafilati al bronzo con ragù d’anatra
€ 12,00
Agnolotti del Plin al nero di seppia ripieni di capasanta con agretti, su crema di latte aromatizzato alla menta
€ 15,00
Spaghetti alla chitarra al grano arso, cime di rapa e burrata al lime
€ 12,00
Cubi di vitello a bassa temperatura, salsa tonnata, terra di olive taggiasche e nocciole tostate
€ 18,00
Tagliata di angus al rosmarino/rucola e grana/ai tre pepi/ con patate al forno
€ 18,00
Costata di scottona con le sue salse servita su pietra ollare con patate al forno
€ 5,20 l’etto
Filetto di manzo con le sue salse servito su pietra ollare con patate al forno
€ 24,00
Tagliata di tonno 55° con salsa al ribes e misticanza
€ 20,00
“Uovo perfetto” su crema di piselli, robiola e paprika dolce
€ 14,00
(tempo di preparazione 30 min.)
Selezione di formaggi con marmellata di cipolle e miele di castagno
€ 12,00
Cotoletta di vitello “della Madunina”
€ 20,00
Risotto alla milanese con ossobuco
€ 21,00
Patate al forno
€ 4,00
Insalata verde/mista
€ 4,00
Verdura di stagione
€ 4,00
Gelato alla crema antica con crumble di amaretti
€ 6,00
Sorbetto alla mela verde e crumble alle nocciole
€ 6,00
Tiramisù
€ 6,00
Cheese cake con marmellata ai frutti di bosco
€ 6,00
Crostata con pesche e amaretti
€ 6,00
Pane e coperto
€ 2,50
Magnum 1,5L
Barbera “Bansella” Prunotto D.O.C.G.
€ 45,00
(barbera del Monferrato)
Mompertone Prunotto D.O.C.
€ 60,00
(barbera, syrah)
Barbera Sup. d’Alba Pian Romualdo Prunotto D.O.C.
€ 80,00
Lombardia
Bonarda Oltrepo’ “Giorgi” vivace
€ 14,00
Vigalon Giorgi I.G.T.
€ 14,00
(bonarda, barbera, uva rara)
Buttafuoco “La Manna” Giorgi D.O.C. vivace
€ 16,00
Buttafuoco “Clilele” Giorgi D.O.C.
€ 21,00
Piemonte
Dolcetto di Dogliani “M. Abbona” D.O.C.G.
€ 18,00
Barbera “Bansella” Prunotto D.O.C.G.
€ 20,00
(barbera del Monferrato)
Mompertone Prunotto D.O.C.
€ 20,00
(barbera, syrah)
Nebbiolo d’Alba “Occhetti” Prunotto D.O.C.
€ 26,00
Barbera Sup. d’Alba Pian Romualdo Prunotto D.O.C.
€ 28,00
Barbaresco Prunotto D.O.C.G.
€ 33,00
Cremes “Langhe” Gaja D.O.C.
€ 38,00
(dolcetto-pinot nero)
Barolo Prunotto D.O.C.G.
€ 45,00
Sito Moresco ” Gaja” D.O.P.
€ 52,00
(nebbiolo, barbera, merlot)
Toscana
Morellino di Scansano (Mantellassi) D.O.C.
€ 12,00
(mezza bottiglia)
Rosso di Montepulciano Sabazio-Antinori D.O.C.
€ 18,00
Morellino di Scansano Mantellassi D.O.C.
€18,00
Achelo La Braccesca D.O.C.
€ 22,00
(syrah)
Peppoli Chianti Antinori D.O.C.G.
€ 25,00
Vie Cave Fattoria Aldobrandesca I.G.T.
€ 23,00
(malbec)
Il Bruciato Bolgheri D.O.C.
€ 30,00
(cabernet, merlot, syrah)
Promis “Ca Marcanda” Gaja I.G.T.
€ 40,00
(merlot-syrah-sangiovese)
Brunello di Montalcino “Caparzo D.O.C.G.
€ 58,00
Tignanello Antinori I.G.T.
€ 80,00
Brunello di Montalcino riserva “Caparzo” D.O.C.G.
€ 85,00
Veneto
Valpolicella classico Do
mini veneti D.O.C.
€ 12,00
(mezza bottiglia)
Valpolicella classico Domini veneti D.O.C.
€ 18,00
Valpolicella “Ripasso Bosan” Cesari D.O.C.
€ 30,00
Amarone della Valpolicella Cesari D.O.C.
€ 47,00
Trentino Alto Adige
Lago di Caldaro scelto Cantine di Caldaro D.O.C.
€ 22,00
(schiava)
Lagrein “saltner” Kaltern D.O.C.
€ 22,00
Pinot nero “saltner” Kaltern D.O.C.
€ 24,00
Friuli Venezia Giulia
Refosco “Ronco dei Moreri” M. Felluga I.G.T.
€ 23,00
(Refosco dal peduncolo rosso)
Cabernet Franc “Russiz Superiore” D.O.C.
€ 28,00
Carantan Marco Felluga D.O.C.
€ 35,00
(merlot, cabernet franc, cabernet sauvignon)
Umbria
Trentanni “Cotarella” I.G.T.
€ 26.00
(merlot, sangiovese)
Lazio
Sodale “Cotarella” I.G.P.
€ 25,00
(merlot)
Montiano “Cotarella” I.G.P.
€ 50,00
(merlot)
Puglia
Neprica primitivo “Tormaresca” I.G.T.
€ 18,00
Masseria Maìme “Tormaresca” I.G.T.
€ 29,00
(negroamaro)
Basilicata
Il repertorio “Cantine del notaio” D.O.C.
€ 25,00
(aglianico)
Sicilia
Passo Delle Mule “Duca di Salaparuta” I.G.T.
€ 20,00
(nero d’Avola)
Lavico “duca di Salaparuta”
€ 23,00
(nerello Mascalese)
Calafuria Negroamaro “Tormaresca” Rosè Puglia
€ 19,00
Vermentino di Sardegna “Contini” D.O.C (50 cl) Sardegna
€ 13,00
Pinot nero vinificato in bianco Giorgi D.O.C. Lombardia
€ 14,00
Soave classico “Domìni veneti” D.O.C. Veneto
€ 15,00
Vermentino di Sardegna “Contini” D.O.C Sardegna
€ 18,00
Kados “Duca di Salaparuta” Sicilia
€ 20.00
( Grillo)
Cayega Roero Arneis “Tenuta Carretta” D.O.C.G. Piemonte
€ 21,00
Lugana “cento filari” Cesari D.O.C. Lombardia
€ 21,00
Sauvignon Blanc “Marco Felluga” D.O.C Friuli
€ 22,00
Gewurztraminer “Kaltern” D.O.C. Alto Adige
€ 22,00
Soente “Cotarella” I.G.P. Umbria
€ 24.00
(Viognier)
Cervaro della Sala “Antinori” I.G.T. Umbria
€ 60,00
(chardonnay-grechetto)
Prosecco di Valdobbiadene Sup. “Millage” D.O.C.G.
€ 17,00
Franciacorta brut “ Quadra” D.O.C.G.
€ 28,00
Franciacorta Satèn “ Quadra” D.O.C.G
€ 35,00
Franciacorta Rosè “ Quadra” D.O.C.G
€ 32,00
Piancastello Trento D.O.C. Brut “Endrizzi
” € 28, 00
(Riserva Millesimato)
Troullard Champagne
€ 47,00
(Elexium Brut)
Perrier-Jouet Champagne
€ 60,00
(Gran Brut)
Moscato Giorgi
€ 14,00
Ambar Florio (Moscato passito di Sicilia)
€ 20,00
€ 3,00 al calice
La cultura gastronomica di una regione racconta molto sui suoi abitanti. La cucina tradizionale milanese si basa su gusti, sapori e colori peculiari, che nel tempo hanno resistito agli assalti delle mode e agli orientamenti del momento. Nonostante parecchi tentativi di rielaborazione, di evoluzione della cucina locale, in un ambiente da sempre all'avanguardia e naturalmente ricettivo alle sperimentazioni, ha sempre mantenuto la sua tipicità.
Dall'intramontabile Risotto alla Milanese, con il suo particolare cromatismo giallo, dal gusto intenso, sofisticato e signorile, tanto da poter quasi rappresentare alcune caratteristiche della "milanesità".
Ci sono poi i piatti "forti", i cosiddetti piatti di “sostentamento” per chi faceva lavori faticosi, al freddo e aveva perciò bisogno di assumere molte calorie, come la Cassoeula, fatta con piedini, orecchie, cotenne e costine di maiale, salamini, luganiga e verza; l’Ossobuco con carne di vitello da latte, l’osso centrale contenente il midollo, servito con un trito di limone grattugiato, acciuga aglio e prezzemolo; e il Minestrone, ricco di legumi e ortaggi di stagione.
Il Comune di Milano ha istituito in proposito un riconoscimento speciale ai prodotti gastronomici legati alla tradizione della città: la De.Co (Denominazione Comunale); si tratta di una sigla che prevede la certificazione del legame storico di un prodotto gastronomico, o di una ricetta, con la sua città di nascita, e che nel caso di Milano identifica i celebri classici della cucina, come la Cotoletta alla Milanese, ovvero l'antica “lombolos cum panitio”, che deve avere la stessa altezza dell’osso; poi il Risotto, la Cassoeula, l'Ossobuco e il Minestrone, ma anche i piatti della cucina tipica in via di estinzione, come i Mondeghili, che sono le polpettine meneghine recuperate dagli avanzi, oggi poi rinate grazie all'usanza dell’aperitivo; i Rostin Negaa, nodini di vitello rosolati e cotti nel vino; la Barbajada, il cui nome deriva da Domenico Barbaja che l'ha creata nel '700, ed è una bevanda schiumata di latte, caffè e cioccolata, oggi quasi dimenticata. Ci sono poi altri prodotti diventati nel tempo patrimonio della cucina Italiana, come il popolare pane di Milano: la leggerissima e croccante Michetta, fatta dalla pasta lievitata e fermentata; e il celeberrimo Panettone, che risale addirittura al ’400, modificato ed elevato in dimensioni da Angelo Motta, e ancora oggi uno dei simboli della città.
Milano diventa così città pioniere della cucina tradizionale per aver creato per prima un sistema di riconoscimento di qualità e cultura gastronomica cittadina, grazie alla sua innata vocazione non solo ad innovare ma anche a ricercare, salvaguardare e diffondere le specialità locali, qualità storicamente già presenti ed utilizzate nei mercati e nelle piazze nel medioevo, radicandosi poi fino agli inizi del Novecento. La città meneghina nel tempo si è trasformata in un grande crocevia di scambio di specialità culinarie e a partire dagli anni '30 ha stimolato altri pionieri della gastronomia a ricercare le basi del gusto proprio sul territorio circostante, mantenendo la sua identità, con la capacità di condividerla con successo in tutto il mondo.
Il ristorante è provvisto di aria condizionata in tutte le sale, per un maggiore comfort sia d'inverno che d'estate.
Per la bella stagione è a disposizione una spaziosa veranda per poter pranzare e cenare all'aria aperta.
La struttura mette a disposizione degli Ospiti un comodo ed ampio parcheggio a pochi passi dal locale.
Il locale è immerso nel verde della campagna padana e consente agli Ospiti di trascorrere serate ed eventi indimenticabili, a contatto con la natura.
Gli ampi spazi interni ed esterni possono ospitare ricevimenti di matrimonio in una suggestiva location.
L'Oasi WWF del Bosco di Vanzago si trova all'interno di un sito d'Importanza Comunitaria, Zona di Protezione Speciale, nel comune di Vanzago, alle porte di Milano.
È uno degli ultimi boschi sopravvissuti nella Pianura Padana e si estende per circa 200 ettari.
Nell'oasi è attivo anche il Centro di Recupero Animali Selvatici: un vero e proprio ospedale con un "Pronto Soccorso" che accoglie animali in difficoltà o feriti, i quali vengono curati dai veterinari del WWF e poi, una volta ristabiliti vengono liberati nel loro ambiente naturale.
L'oasi naturalistica nasce da un lascito del commendatore Ulisse Cantoni, un importante imprenditore locale, che volle che la sua riserva personale di caccia diventasse un'oasi faunistica del WWF dopo la sua morte (avvenuta nel 1977). Le sue volontà vennero rispettate e nel tempo la flora importata dalle zone boscose montane si sostituì con la flora autoctona, ricreando un corretto habitat per le specie animali presenti nel bosco.
Diverse sono state le trasformazioni che nel corso dei secoli hanno modificato il Castello Sforzesco, tra i monumenti più rappresentativi e importanti di Milano.
Residenza, rocca difensiva, caserma militare, sede di musei e istituzioni culturali; come tutte le strutture a carattere difensivo, sono stati frequenti gli assedi, le demolizioni e le successive ricostruzioni di alcune parti durante le dominazioni francesi, spagnole e austriache.
Le vicende del Castello Sforzesco si snodano nella storia della città, a partire dal primo nucleo risalente al 1358-1368, ai tempi di Galeazzo II Visconti, che utilizzò il Castello Sforzesco come sede nei suoi soggiorni milanesi, ma principalmente come presidio militare.
Filippo Maria Visconti elesse il Castello Sforzesco a residenza, proseguendo nell’attività di consolidamento e costruzione di un vero e proprio forte. in seguito fu soprattutto Francesco Sforza, divenuto signore di Milano nel 1450, a dare grande impulso alla ricostruzione dell’edificio danneggiato gravemente tra il 1447 e il 1450.
Oggi il Castello Sforzesco è sede dei Civici Musei e ospita una delle più ampie collezioni artistiche della città.
Al suo interno il Museo d’Arte Antica; la Pinacoteca; a Raccolta di Mobili con arredi dal XV secolo al XIX secolo; la Rocchetta, dove si può ammirare il Museo delle Arti Decorative con la vastissima raccolta di ceramiche; le Oreficerie; l’Armeria; gli Arazzi Trivulzio; il Museo della Preistoria e Protostoria; la collezione di strumenti musicali tra le più grandi d’Europa; il Museo Egizio e le Sale Viscontee, cornice di esposizioni e mostre periodiche.
Nel 2015 ha aperto nelle sale dell'Antico Ospedale Spagnolo del Castello il Museo della Pietà Rondanini: un museo interamente dedicato all'ultimo capolavoro di Michelangelo.
Hanno sede all'interno del Castello anche alcuni importanti archivi e biblioteche, come la Biblioteca d’Arte, la Biblioteca Trivulziana, la Biblioteca Archeologica e Numismatica, l’Archivio Storico, l’Archivio Fotografico e la Raccolta Vinciana.
I navigli sono dei canali antichissimi, costruiti fra il XII ed il XVI secolo e furono ideati per scopi difensivi, ma si rivelarono ben presto molto utili per fornire acqua ad una città che non ha un fiume proprio, pur avendone diversi nei dintorni. Essendo canali navigabili, erano perfetti per tutte le attività mercantili e per l’irrigazione, oltre che per incentivare molte attività artigianali. Tutto fu possibile grazie anche all'opera di bonifica iniziata dai monaci delle abbazie a sud della città già nel X secolo. Nonostante questo, i navigli furono trascurati e abbandonati nel periodo delle invasioni barbariche, per essere poi riconsiderati come potenziale ricchezza per il territorio sul finire del XII secolo.
I Navigli furono ideati e realizzati mettendo in comunicazione il lago Maggiore, il lago di Como e il basso Ticino. il Ticinello fu il primo canale ad essere costruito, conosciuto ora come il Naviglio Grande.
Fu Francesco Sforza nel 1457 che decise di dare il via all’ambiziosa idea di collegare l’Adda a Milano e al Ticino e ordinò la costruzione del Naviglio della Martesana.
Per realizzare il progetto bisognava risolvere il problema dei dislivelli e in questo fu d’aiuto anche l’ingegno di Leonardo Da Vinci, chiamato a risolvere il problema, e fu lui a studiare un sistema per rendere fattibile e fruibile la navigazione dei canali. Egli applicò un sistema di chiuse manovrabili e di conche, che diminuivano o aumentavano la portata dell’acqua. Altre migliorie furono poi apportate al sistema dei Navigli.